Vivi la vita che non vivi

chiedimi almeno il permesso

Sapevi di vivere la vita che non vivi?
Eccoti le cause..

Entra un cliente che mi chiede per una macchina, e come spesso succede, di colpo squilla il cellulare (il suo).
In quel momento, sovente, mi aspetto per educazione che mi si chieda il permesso di ricevere la chiamata.
Del resto, voglio solo il minimo rispetto nei confronti, del mio e altrui, preziosissimo tempo, niente di più.
Allora, tranquillo e speranzoso, lo autorizzo, con il paraverbale, anche a poter prendere il cellulare in mano e vedere chi lo chiama.

Tutto bene fino a quando, il tipo con disarmante nonchalance, accetta la chiamata e risponde come se io non ci fossi!

Capisco che siamo una generazione intossicata di tecnologia, capisco che ci crediamo di non avere il tempo (perché non lo sappiamo gestire), capisco tutto perché io sono il primo tossico di iphone mac e derivati ma tossico educato e consapevole, che non comprende la maleducazione.

Mi sforzo di trovare un significato al fatto che in molti (troppi) non riescono ad avere il rispetto e l’attenzione che minimamente si dovrebbe dare alle persone, a prescindere dai rapporti e/o ruoli.

Mangi a tavola con tanti e ti ritrovi a fare sterili conversazioni con pochi, boicottate dagli smartphone dei partecipanti che esplodono di notifiche e suoni!
Tutti sempre noncuranti del fatto che Tu ci sei e che stai utilizzando il tuo cazzo di tempo per stare con loro!

Allora limpida mi giunge la verità:
Viviamo una vita che non Viviamo!

Diamo priorità alle persone che ci chiamano, rispetto quelle che abbiamo davanti.
Raccontiamo quello che stiamo mangiando, invece di assaporare quello che buttiamo dentro la bocca.
Fotografiamo paesaggi che non abbiamo nemmeno visto per poi illuderci di riviverli in un secondo momento.
Condividiamo degli stati che forse non abbiamo nemmeno il coraggio di vivere.
Che grande beffa!

ci divertiamo pienamente solo nel momento in cui pensiamo a quando ci divertiremo o ricordiamo a quando ci siamo divertiti. N (tratto dal mio divertimento che tormento)

Iniziamo a fare le cose, una per una, qui e ora.

Viviamo, non pensiamo di vivere.
Facciamo, non speriamo di fare.
Proviamo, non ci immaginiamo di provare.

Vivi la vita che non vivi?? Rispondi al cellulare mentre gli altri ti parlano? Mandi i messaggi mentre mangi in compagnia?? Condividi la pensi come me.

Divertimento che tormento

Divertimento

Affascinante il significato etimologico della parola
divertimento > divertire >> di-vertere = volgere altrove, allontanare, stornare.

Ricercare il significato e l’origine delle parole mi appassiona poiché ne amplia di sfumature, fattezze e arricchisce la comprensione di esse.

Ci divertiamo quindi, per significato etimologico,
quando volgiamo altrove la nostra attenzione rispetto la normalità o quando semplicemente ci allontaniamo da essa.
Come se la nostra normale condizione fosse estranea al piacere e quindi al divertimento.

L’importante correlazione tra divertimento e felicità mi porta a scrivere questo post,
e soprattutto il voler rispondere alla domanda:

quando siamo felici? 

Mi sono spesso posto questo dilemma e nel tempo ho maturato la consapevolezza rispetto il divertimento,
racchiudendone il significato i in questo mio aforisma:

ci divertiamo pienamente solo nel momento in cui pensiamo a quando ci divertiremo o ricordiamo a quando ci siamo divertiti 

Pensa ora ad una qualsiasi vacanza o situazione in cui ricordi di esserti divertito, aiutati guardando una foto o magari un video.
Torna indietro e lascia riaffiorare le sensazioni che provavi nel momento in cui le stavi vivendo, percepivi  lo stesso divertimento? Eri felice? E soprattutto, eri consapevole di questo?
Se si, complimenti per la tua consapevolezza. Ma nella maggior parte dei casi succede l’opposto, l’abitudine e il dare subito per scontato qualcosa che ci sta accadendo la fanno da padrona, da qui il significato del termine ‘volgere altrove’.
In questo forse si basa tutto il segreto dell’essere felici:

volgere altrove la nostra attenzione ed esserne consapevoli nel preciso momento qui e ora

Viviamo in un momento che non è il presente, alcuni nel passato, altri nel futuro.
Di conseguenza non possiamo divertirci ora ma, assaporare il futuro o, nel futuro, rivivere il passato.
‘Che bei tempi.. prima era tutto diverso, non torneranno più..’ oppure ‘Che bello sarà quando saremo.. succederà.. faremo..’

Non sono i tempi a ritornare o lo cose a cambiare ma sarai tu a non avere più la possibilità di assaporare quello che la vita ha da darti. 

quando ti diverti

Vivi consapevole, vivi ora.