Le stagioni del Marketing

Mi passa un volantino tra le mani e le urlanti offerte mi ricordano, che a breve, sarà natale e farà freddo.

Le stagioni e ricorrenze sono scandite dal solo marketing che ci riporta a tempi e festività ormai abbandonate nel dimenticatoio della nostra adolescenza.

Non sono uno dei nostalgici che vive solo di ricordi, pensando che il tempo passato non tornerà. Certo che non torna, è passato! Che palle altrimenti..

Il tempo migliore è sempre Ora perché è l’unico che abbiamo per vivere e fare la differenza che fa la differenza.

Sono convinto e grato di esserci nel miglior periodo storico che il fato avrebbe mai potuto corrispondermi, massima tecnologia, informazione, condivisione, opportunità, chi crederà vedrà..

Ringrazio al marketing quindi, che come un saccente meteorologo, mi ricorda di rifare l’armadio e comprare qualche regalo:)

E tu, credi nelle tante opportunità che latenti ci girano intorno o aspetti un tempo che non tornerà più?

Vado a correre, buona giornata.. Ops, intendevo.. per chi è sveglio, per gli altri, buona notte 🙂

Se non migliori, peggiori

torna a studiare

Una mia vecchia collaboratrice, con cui ho brevemente lavorato, era solita dire, dopo avergli fatto vedere più volte come fare un qualcosa in maniera più veloce e corretta, ‘così è meglio, perché ho sempre fatto in questo modo’. Dietro questa scusa si celava l’incapacità di volersi mettere in discussione e migliorarsi. Cosa che fanno in molti, si danno la scusa per sbagliare, continuare a fare quello che fanno e ottenere sempre gli stessi risultati.

In azienda diciamo sempre che facciamo quello che facciamo, fino a quando qualcuno non ci dimostra che è possibile farlo meglio, in maniera differente o non farlo più.

Capisco che le cose nuove sono difficili ma lo sono prima di diventare facili!

Mi ricordo all’università, anche l’esame più terribile dove uno aveva perso tempo pazienza e sonno, dopo aver concluso e ufficializzato – soprattutto nel caso di un bel voto – la risposta alla domanda sulla difficoltà della prova, era sempre la stessa odiata frase che ci mandava in bestia perché voleva di colpo sminuire di importanza tutte le fatiche fatte (parlo di quello che ci dicevano gli amici perché, gli altri, facevano completamente l’opposto, terrorismo psicologico composto da invidia e competizione..).

È più facile del previsto la via del miglioramento.

Se non migliori peggiori quindi, come nel business, le attività e gli individui che non si migliorano devono, per forza di cose, cedere il posto a nuovi competitor aggressivi, aggiornati, motivati.
Il mondo va avanti e molti continuano a fare quello che avevano appreso tanto tempo fa senza chiedersi se la strada che prendono da una vita per tornare a casa sia la più breve e confortevole. Un giorno poi, trovano un ingorgo e per caso si accorgono che l’urbanistica della loro città è andata avanti ed ora hanno altre strade a disposizione..

Abbiamo sempre tanto da migliorare, tanto da sperimentare provare e osare.
Cambia strada all’improvviso quando torni a casa, ristorante, leggi qualcosa di diverso, ascolta qualcosa che non hai mai ascoltato, visita posti che non hai mai visto, aumenta le tue scelte e la tua vita sarà in espansione.

Io mi sento un alunno all’università della vita dove il docente è il prof. Esperienza ed il rettore è il prof. Consapevolezza.
L’università della vita non ha obbligo di frequenza ne tantomeno rilascia pezzi di carta.
Può essere frequentata da chiunque ma la retta è molto molto onerosa poiché si paga con il tempo, il tempo perso.. mi spiego.
Se non frequenti le lezioni del prof. Esperienza hai perso l’opportunità di capire quello che ti è successo nella vita pena, il dover investire il tuo tempo e frequentare quella lezione. Dopo aver frequentato le lezioni, dovrai sempre chiederti il significato di esse, ed il programma chiamato Evoluzione andrà avanti.

migliorarsi sempre

Buona evoluzione a tutti e state attenti alle lezioni perché se non migliori, peggiori!

Puoi avere solo quello su cui ti focalizzi

focalizzazzione

Avete presente quando avevate deciso di acquistare quell’autovettura, quel paio di scarpe, quella bellissima borsa, quella maglietta?
Nel preciso momento della vostra decisione, improvvisamente, tutti avevano quella cosa che tanto volevate.

L’ho comprata io e tutti ora hanno quella macchina, borsa, scarpe..!

Avevano già quella macchina prima che tu la notassi, ma non te la prendere, ce ne saranno altri che la compreranno perché hanno iniziato a focalizzarsi dopo averti visto – con quel colore sgargiante degli esterni che si combinavano deliziosamente con gli interni in pelle di qualche animale estinto, ed il tuo vestito che faceva pan-dan con il resto dell’auto – anche se quando ti rivedranno, si dimenticheranno di tutto pensando che l’hai presa dopo di loro : )

La spiegazione è molto semplice, tutto si basa quindi sulla nostra capacità di focalizzarci su qualcosa.
Noi esseri umani, considerando le innumerevoli informazioni che abbiamo potenzialmente da processare , dobbiamo per forza di cose selezionare quelle che reputiamo più importanti.

quello su cui ti focalizzi si ingrandisce

Ci sono poi le persone di successo che si focalizzano sulle cose che ritengono veramente importanti,
altri che invece non si focalizzano o lo fanno per puro caso o condizionamento sociale.

E tu, sei focalizzato su qualcosa? E soprattutto, sei consapevole di quello su cui ti focalizzi?

Buona focalizzazione a tutti e, se avete problemi, cambiate le lenti oppure l’obiettivo.

focalizzarsi

Divertimento che tormento

Divertimento

Affascinante il significato etimologico della parola
divertimento > divertire >> di-vertere = volgere altrove, allontanare, stornare.

Ricercare il significato e l’origine delle parole mi appassiona poiché ne amplia di sfumature, fattezze e arricchisce la comprensione di esse.

Ci divertiamo quindi, per significato etimologico,
quando volgiamo altrove la nostra attenzione rispetto la normalità o quando semplicemente ci allontaniamo da essa.
Come se la nostra normale condizione fosse estranea al piacere e quindi al divertimento.

L’importante correlazione tra divertimento e felicità mi porta a scrivere questo post,
e soprattutto il voler rispondere alla domanda:

quando siamo felici? 

Mi sono spesso posto questo dilemma e nel tempo ho maturato la consapevolezza rispetto il divertimento,
racchiudendone il significato i in questo mio aforisma:

ci divertiamo pienamente solo nel momento in cui pensiamo a quando ci divertiremo o ricordiamo a quando ci siamo divertiti 

Pensa ora ad una qualsiasi vacanza o situazione in cui ricordi di esserti divertito, aiutati guardando una foto o magari un video.
Torna indietro e lascia riaffiorare le sensazioni che provavi nel momento in cui le stavi vivendo, percepivi  lo stesso divertimento? Eri felice? E soprattutto, eri consapevole di questo?
Se si, complimenti per la tua consapevolezza. Ma nella maggior parte dei casi succede l’opposto, l’abitudine e il dare subito per scontato qualcosa che ci sta accadendo la fanno da padrona, da qui il significato del termine ‘volgere altrove’.
In questo forse si basa tutto il segreto dell’essere felici:

volgere altrove la nostra attenzione ed esserne consapevoli nel preciso momento qui e ora

Viviamo in un momento che non è il presente, alcuni nel passato, altri nel futuro.
Di conseguenza non possiamo divertirci ora ma, assaporare il futuro o, nel futuro, rivivere il passato.
‘Che bei tempi.. prima era tutto diverso, non torneranno più..’ oppure ‘Che bello sarà quando saremo.. succederà.. faremo..’

Non sono i tempi a ritornare o lo cose a cambiare ma sarai tu a non avere più la possibilità di assaporare quello che la vita ha da darti. 

quando ti diverti

Vivi consapevole, vivi ora.