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mi sono spostato

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Orgoglio che Imbroglio!

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‘Io ho sempre fatto così, vuoi dire a me come fare questa o quell’altra cosa?!? Sai da quanto tempo faccio questo?!?’

Conosco spesso vecchi imprenditori che sono usciti o stanno per farlo dal mercato e attempati venditori disoccupati, che esordiscono con simili frasi infelici.

Ultimamente uno (storico) venditore molto presuntuoso, in un colloquio, mi diceva, con un ghigno sprezzante: ‘in 40 anni di esperienza ho imparato tutto quello che c’era da imparare! Figurati che quando io ho iniziato, tu forse non eri nemmeno nato!!’

Si, hai (forse) imparato quello che prima c’era da imparare, ma ora ci sono altre lezioni, altri docenti, altre aule, altri sistemi da studiare e vivere.
Per il fatto che non ero ancora nato all’inizio della tua carriera, meno male altrimenti, ora, ero già defunto..

Mi accorgo invece che molti reiterano quanto hanno appreso solo all’inizio della loro carriera. Ovvero, invece di avere 40 anni di esperienza magari hanno x 40 volte ripetuto quanto appreso nei primi mesi di formazione!

Potrebbe essere questa la verità:
40 anni di esperienza = 6 mesi di esperienza x 40 volte

Cazzo, se fai 40 volte il primo superiore, sei sempre al primo superiore!
Giusto o Giustissimo? 🙂

L’esperienza non si misura con gli anni ma con le volte che ci mettiamo in discussione, che leggiamo, chiediamo, ci confrontiamo evolvendoci di conseguenza. L’orgoglio radicato (presunzione) ci imbroglia illudendoci che sappiamo, che siamo arrivati e nessuno ci può insegnare niente!

In azienda dico sempre che facciamo le cose in un certo modo fino a quando qualcuno non ci dimostra di poter fare, quelle stesse cose, meglio di come le facciamo, ma non accetto le supercazzole!

Orgoglio Orgoglio,
più cresco e più m’imbroglio ! N

Se conosci anche tu qualcuno ‘imbrogliato dall’Orgoglio’ condividi, commenta e arricchisci con la tua esperienza. Grazie

Sacrifici di una vita spazzati dalla crisi

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Ieri sera, tornando a casa, mi sono fermato in un nuovo alimentari di prodotti del Sud.

Nei giorni precedenti avevo visto il tanto lavoro nell’allestire e preparare il tutto, con occhi consapevoli e affascinati di chi ha vissuto (aperto e chiuso) diverse startup.

Mi appassiona vedere l’entusiasmo e quanti sacrifici le persone sono disposte a fare per cambiare in meglio la propria vita.

D’altro canto, mi deprime vedere le stesse attività ‘chiudere prima di aver effettivamente aperto’, che dramma!

Il posto in cui mi sono fermato ieri, era il classico pizzicagnolo con prodotti locali.

Vado sempre da nuovi esercenti per tre motivi fondamentali:
1 aiutare startup
2 capire l’economicità del business in atto
3 diagnosticarne prospetticamente la durata

Per questi motivi, ho riempito 2 buste di cose che nemmeno mi piacevano, ma io sono uno che vuole scoprire e azzardo spesso!

Mentre conoscevo il proprietario e facevo mille domande sui perché è per come della sua nuova attività, raccoglievo i dati a me necessari per la disamina che avrei fatto a posteriori.

Tornato a casa ho provato i prodotti e mentre riflettevo sui possibili margini applicati agli alimenti da me acquistati, constatavo che non avevo avuto valore aggiunto:
costi alti + prodotti mediocri + presentazioni mediocri + titolare già scazzato + posizione pessima = giorni contati.

Basta con le cose mediocri, basta con le attività tradizionali, basta con il nostro pressappochismo. Rischiate di farvi spazzare via da quella che in tanti chiamano crisi ma che io chiamo Mediocrità!

Ho già detto che le scelte possibili, al giorno d’oggi sono solo 2:
O low cost O eccellenza
(Ma non le potere scegliere entrambi!)

Mediocrità is death! N

Aiutiamo le piccole imprese a non essere spazzate dalla crisi.

E tu, aiuti le imprese locali???? Consigli bene al tu amico che sta aprendo una nuova attività??? Te la prendi come me quando qualcuno chiude??????????

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Avvoltoi della crisi

India Vultures

‘Considerando questa crisi ti posso offrire al massimo la metà di quello che mi chiedi!’

Questa e frasi analoghe, sono quanto ricorrente mi capita di sentire nel mio lavoro.

Orde di affaristi, pseudo commercianti e speculatori incalliti, con l’arroganza e la scarsa educazione di chi ignora le dure regole a cui gli esercenti devono sottostare.

È normale fare trattative nel nostro paese, ma è deleterio pensare di voler fare affari con la dignità altrui!

Dopo tantissimo tempo che vivo situazioni commerciali ho appurato che oggi non ci sono più ruoli e limiti da rispettare.

Tutti pensano di essere commercianti e soprattutto di avere potere d’acquisto.
Il problema, miei cari, è che il consumismo ci ha fatto credere in un potere finto.

Ci siamo illusi, grazie alla globalizzazione, di poter comprare di tutto. Così, mano mano, abbiamo ucciso tutte le pmi (piccole e medie imprese) su cui si basa il 70% della ns economia!

Abbiamo speculato facendo crescere le multinazionali che ora, leader del mercato, ci tengono al guinzaglio.

Complimenti, bell’affare!

E tu, aiuti la ns economia o quella dei pesi che ci stanno ricomprando???????????????

Vendesi Orgoglio

L’Orgoglio e la Vendetta ti illudono di un piacere che ti lascia l’amaro in bocca.

Dopo averli provati hai bisogno di qualcosa di dolce.

Dolcifica le tue pulsioni e vendi il tuo orgoglio, l’amaro ti ingrassa l’animo.

La Truffa imperfetta

Sleazy salesman pointing

Arriva un cliente in concessionaria dall’aspetto trasandato, mani gonfie, sguardo basso e la barba che non vedeva lamette da un secolo. L’abbigliamento, nonostante fosse formale e completo di tutti gli accessori, era di qualche taglia in più (forse premeditava di ingrassarsi presto..), ma la cosa che spiccava maggiormente erano le tonalità diverse di grigio tra scarpe/cinta/pantalone e giacca che non avevano mai avuto il piacere di incontrare un caldo ferro da stiro. Non abbiamo pregiudizi di nessun tipo, amiamo la semplicità e le persone vere, ma i calzini di spugna, ci prendevano a cazzotti ogni volta che abbassavamo lo sguardo!

Appena sceso da una macchina che, anche il rottamatore più lungimirante avrebbe schiacciato nella pressa, senza valutare nessun tipo di recupero.. Il signore dalle ovvie origini del profondo Sud, aprì la bocca per pronunciare le sue prime parole cariche di arroganza con un: ‘Capo, chi comanda qua?’ (traduzione by google translate).

Visto che, a seconda della tipologia di persona che arriva, decidiamo chi di noi mandare in ”trincea”, quella volta spettò al mio collaboratore specializzato per le persone borderline o presunte tali..

Il cliente, naturalmente, voleva la macchina più costosa che avevamo nel piazzale, un Suv. Fino a questo momento, seppure le apparenze gli erano tutte contro, la situazione era ancora passabile.
Ripeto che non discriminiamo nessuno per la macchina o vestiti ma istintivamente per l’atteggiamento, area di miglioramento su cui tutti in azienda dobbiamo ancora lavorare..

Poi, all’improvviso venne il mio collega e sorridendo mi disse che il tipo, presunto direttore di una filiale di una banca sconosciuta di qualche posto mai sentito, per non avere conflitti di interessi con la propria banca, voleva un finanziamento intestato alla moglie (non presente) senza interessi visibili in contratto ma pagabili a parte alla finanziaria. Chiaramente finanziando l’importo chiavi in mano senza acconto, insomma, avevamo proprio tutto per pensare ad una truffa.

Premesso che ci era già capitato di tutto, circolari falsi, bonifici ritirati nelle 24 ore all’emissione, presunti commercianti esteri con vaglia da cambiare, buste paga false per finanziamenti e assegni cabriolet (scoperti) versati last minute. Ma una situazione del genere era da case history.

Decisi di valutare la cosa nonostante quando premesso.
Dopo notevoli sforzi per riuscire a fare il tutto nel solo modo in cui lavoriamo nella nostra azienda, ovvero con Regolarità e rispetto delle leggi e normative, abbiamo infine concluso questa strana e dubbia transazione vendendo il Suv allo strano personaggio.

Non si trattava di una truffa, ma la truffa era nel nostro cervello.
Le nostre convinzioni (limitanti) rispetto delle caratteristiche che messe insieme avrebbero preoccupato chiunque, avevano contaminato la nostra mappa del mondo.

Ho scritto questo post perché nel 2008, durante la pausa pranzo in un corso di Programmazione Neuro Linguistica, nell’affollata Rimini nel mese di agosto, traboccante di turisti di ogni dove, facevo una profonda riflessione al tavolo di una piadineria.
Mentre aspettavo uno squacquerone con la penna in mano e, avanti agli occhi, una tovaglia in carta scrissi il mio personale acronimo della sigla (originale in inglese ) della programmazione neuro linguistica NLP:

N – Non
L – Lo
P – Presupponente

Questo è quello che per me racchiude tutta la base della corretta comunicazione, fondamento del modeling, della programmazione neuro linguistica e vendita.

Non presupponete niente ma chiedete, cercate, scoprite e capite.
Potrebbe essere una truffa (e guardatevi bene a posteriori) ma se non lo presupponete potrebbe essere la vendita migliore della vostra vita.

truffa

I calzini? Non li guardate..